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Nota per la gestione delle infestazioni della cocciniglia Takahashia japonica

Indicazioni operative per il controllo e la prevenzione dell’infestazione da cocciniglia Takahashia japonica su piante e alberi.

Data :

29 luglio 2025

Municipium

Descrizione

Takahashia japonica, sulla base delle informazioni in possesso del Servizio Fitosanitario, non ha determinato allo stato attuale particolari danni alle piante colpite. Tuttavia, possono verificarsi disseccamenti rameali su specie vegetali deperienti o particolarmente sensibili all’attacco dell’insetto, specialmente in presenza di popolazioni elevate. È comunque bene precisare che questo insetto non risulta dannoso né per l’uomo né per gli animali.
Ad oggi, il controllo di questo insetto risulta complesso per diversi motivi:

  • incompleta conoscenza della biologia;
  • mancanza di insetticidi specifici;
  • restrizioni all’uso dei prodotti fitosanitari in ambito urbano.

Gli ovisacchi sono gommosi, cerosi ed estremamente resistenti alle intemperie. Una volta presenti sulle piante, possono essere eliminati solo tramite rimozione fisica dei rami infestati. Al fine di non indebolire ulteriormente le piante colpite, gli interventi di potatura devono risultare mirati e non invasivi. Tali interventi potrebbero essere più efficaci se eseguiti durante le prime fasi di infestazione dell’insetto (Figura 1), ovvero in presenza di pochi rami con gli ovisacchi e prima della schiusa delle uova che, a seconda delle condizioni ambientali, avviene solitamente verso fine maggio-inizio giugno.
Nel caso di infestazioni elevate, ovvero in presenza di numerosi rami con gli ovisacchi (Figura 2), gli stessi interventi possono risultare inefficaci per il contenimento dell’insetto.
La lotta deve essere effettuata contro le forme giovanili, ovvero le forme vulnerabili dell’insetto. Interventi insetticidi sugli ovisacchi non avrebbero alcun effetto.
Un approccio di lotta diretta, che al momento deriva esclusivamente da valutazioni non validate, potrebbe riguardare:

  • impiego di olii minerali alla ripresa vegetativa, per colpire le neanidi/ninfe svernanti;
  • impiego di prodotti come olio di neem oppure olio essenziale di arancia nel corso dell’estate per colpire le neanidi;
  • impiego di sali di potassio di acidi grassi che agiscono su membrane cellulari degli insetti;
  • impiego di preparati microbiologici (ad es. contenenti Lecanicillium lecanii);
  • trattamenti endoterapici, anche se ad oggi non si conoscono dati effettivi su questa tipologia di trattamento nei confronti di T. japonica.

Si ricorda che a seconda della tipologia di prodotti utilizzati può rendersi necessario l’avvallo del trattamento da un consulente abilitato ai sensi della Direttiva 128/2009 relativa all’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari. È altresì importante ricordare che, a tutela dei pronubi, i trattamenti chimici devono essere eseguiti esclusivamente in assenza di qualsiasi fioritura (anche limitrofa alle piante oggetto di trattamento).
Per quanto riguarda un possibile impiego di insetti antagonisti:

  • insetti predatori come Adalia bipunctata (Coleoptera: Coccinellidae), di cui si è notata un’attiva presenza su piante infestate da T. japonica, potrebbero aiutare a ridurre le popolazioni dell’insetto. Tuttavia, non è stato ancora valutato il vero impatto di questo predatore sulla popolazione italiana di T. japonica (Limonta et al., 2022);
  • recenti studi hanno dimostrato che attualmente nessun parassitoide è stato registrato su T. japonica nel Nord Italia (Limonta et al., 2022)

.
Al momento non è possibile fornire ulteriori indicazioni tecniche su questa specie di così delicata gestione in quanto le ipotesi precedentemente elencate dovrebbero essere validate con esperienze di campo.
Si ricorda infine che Takahashia japonica non è un organismo nocivo da quarantena per le piante e pertanto non sono previsti interventi obbligatori di eradicazione/contenimento da parte deI Servizio Fitosanitario della Regione Lombardia, il quale può offrire unicamente un supporto di natura tecnica.

Ultimo aggiornamento: 25 settembre 2025, 22:12

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